Ottobre
1 Ottobre
Memoria di S. Teresa di Gesù Bambino, vergine e dottore della Chiesa. Entrò ancora ragazza nel monastero delle carmelitane, a Lisieux, in Francia. Fu maestra di santità in Cristo, con una vita innocente e semplice. Insegnò la via dell’infanzia spirituale per giungere alla perfezione cristiana. Diede tutta sé stessa per la salvezza delle anime e la crescita della Chiesa, concludendo la sua vita a 25 anni. Morì il 30 Settembre.
A Seclin, in Francia, ricordo di S. Piatone, evangelizzatore degli abitanti di Tournai e martire.
A Lisbona, in Portogallo, ricordo dei santi Verissimo, Massima e Giulia, martiri.
A Treviri, in Renania, san Nicezio, vescovo, il quale, secondo quello che dice san Gregorio di Tour, fu forte nel predicare, terribile nelle argomentazioni, costante nell’insegnamento e sotto il re dei Franchi, Clotario, fu mandato in esilio.
A Costantinopoli, san Romano, diacono. Fu chiamato Melodico per la sua sublime arte nel comporre inni ecclesiastici in onore del Signore e dei Santi.
Presso Gand, in Belgio, san Bavone, monaco. Fu discepolo di S. Amando e abbandonato il mondo distribuì i suoi beni ai poveri e si ritirò in monastero.
A Condè-sur-l’Escaut, in Belgio, san Vasnulfo, monaco, di origine irlandese.
A Canterbury, in Inghilterra, ricordo di san Geraldo Edwards, presbitero e martire, che, ordinato sacerdote in Francia e ritornato in patria mentre infuriava la persecuzione di Elisabetta I, portò a compimento il suo martirio sul patibolo dopo lunga prigionia. Insieme con lui patirono i beati Roberto Wilcox e Cristoforo Buxton, presbiteri anch’essi, perché sacerdoti cattolici e Roberto Widmerpool, per aver aiutato un sacerdote.
A Chichester, in Inghilterra, ricordo dei beati Rodolfo Crockett ed Edoardo James, presbiteri e martiri, che, ritornati in patria dal seminario inglese di Reims, vennero condotti al supplizio del patibolo per il solo fatto di essere sacerdoti cattolici.
A Ipswich, in Inghilterra, ricordo del beato Giovanni Robinson, presbitero e martire, che, padre di famiglia, dopo la morte della moglie, fu coronato dal martirio a motivo del ministero sacerdotale ricevuto in età avanzatissima.
A Nagasaki, in Giappone, ricordo dei beati Gaspare Hikojiro ed Andrea Yoshida, martiri, che, catechisti, vennero decapitati per aver accolto in casa dei sacerdoti cattolici.
Nel villaggio di Rotglà y Corbera, in Spagna, ricordo della B. Fiorenza Caerols Martinez, vergine e martire, che al tempo della persecuzione contro la fede, meritò di conseguire la gloria della vita eterna attraverso il martirio.
A Villana, presso Valencia, in Spagna, ricordo del B. Alvaro Sanjuan Canet, presbitero della Società Salesiana e martire, che nel corso della medesima persecuzione venne condotto alla palma della vittoria attraverso la battaglia per la fede.
Presso Monaco di Baviera, in Germania, ricordo del beato Antonio Rewera, presbitero e martire, che, deportato dalla Polonia nel campo di concentramento di Dachau, per aver testimoniato Cristo, giunse, attraverso i tormenti, alla corona del martirio.
2 Ottobre
Memoria dei Santi Angeli Custodi. Chiamati in primo luogo a contemplare il volto di Dio, dal Signore furono pure posti vicino agli uomini, perché con la loro invisibile ma sollecita presenza, potessero seguirli e consigliarli.
A Nicomedia, in Bitinia, ricordo di sant’Eleuterio, martire.
A Numanzia, in Spagna, san Saturio, eremita.
Nei pressi di Arras, nell’Artois, in Francia, passione di san Leodegario, vescovo di Autun, che Ebroino, maestro di palazzo di re Teodorico, uccise ingiustamente dopo avergli inflitto molte ferite e mutilazioni. Con lui si venera la memoria di suo fratello, san Gerino, martire, che due anni prima era stato lapidato a morte per ordine della stesso Ebroino.
A Saint-Hubert, nella Ardenne, san Beregiso, abate, che fondò e ivi guidò un monastero.
A Costantinopoli, san Teofilo, monaco. Per la difesa delle sante immagini fu flagellato ed esiliato da Leone Isaurico.
In Rezia, sant’Ursicino, vescovo di Coira e primo abate del monastero di Dissentis, in Svizzera, fondato da lui stesso.
A Nagasaki, in Giappone, ricordo dei beati Ludovico e Lucia Yakichi, coniugi e i loro figli Andrea e Francesco, martiri, patirono la morte per Cristo; i fanciulli decapitati assieme alla madre, dinanzi al padre e questi, infine, bruciato vivo.
Su una nave-prigione ancorata al largo di Rochefort, in Francia, ricordo del beato Giorgio Edmondo Renè, presbitero e martire, che, canonico di Vèzelay, al tempo della Rivoluzione Francese, condannato alla galera per aver esercitato il ministero sacerdotale, vi perì presto consunto da grave malattia.
A Lione, il beato Antonio Chevrier, sacerdote, fondatore dell’Opera della Provvidenza del Prado, dove i sacerdoti si preparano ad insegnare ai giovani poveri la fede cristiana.
In Spagna, i beati Francesco Carceller, dell’Ordine dei Sacerdoti Regolari delle Pie Scuole ed Isidoro Bover Oliver, della Fraternità dei Sacerdoti Operai Diocesani, presbiteri e martiri, che, infuriando la persecuzione, consumarono il loro martirio venendo fucilati in odio al sacerdozio, di fronte al muro del cimitero.
Nel villaggio di Sax, in Spagna, ricordo dei beati Elia e Giovanni Battista Carbonell Mollà, presbiteri e martiri, che, fratelli, vennero fucilati nel corso della medesima persecuzione.
A Silla, presso Valencia, in Spagna, ricordo della B. Maria Guadalupe ( Maria Francesca ) Ricart Olmos, religiosa dell’Ordine dei Servi di Maria e martire, che venne coronata del martirio nel corso della stessa persecuzione, per aver testimoniato Cristo.
A Stanislawow, in Polonia, ricordo della B: Maria Antonina Kratochwil, vergine della Congregazione delle Sorelle Discepole di Nostra Signora e martire, che, in tempo di guerra, fu per la sua fede gettata in prigione, dove andò incontro alla morte per Cristo Suo Sposo, minata dalle numerose ferite.
3 Ottobre
La commemorazione di san Dionigi, l’Aeropagita: fu convertito nell’areopago di Atene da san Paolo e divenne il primo vescovo degli Ateniesi.
A Roma, nel cimitero di Ponziano, sulla via Portuense, santa Candida, martire.
Ad Alessandria d’Egitto, il ricordo dei santi Fausto, Caio, Pietro, Paolo, Cheremone, Lucio e di altri due, confessori della fede, i quali, prima sotto l’imperatore Decio, poi sotto Valeriano, per ordine del governatore Emiliano, insieme con il vescovo san Dionigi, dovettero subire infinite torture e in più Fausto meritò la corona del martirio sotto l’imperatore Diocleziano.
A Maiuma, in Palestina, il ricordo di sant’Esichio, monaco, discepolo di sant’Ilarione e suo compagno nei viaggi.
Il ricordo di san Massimiano, vescovo di Bagai, nella Numidia: gravemente ferito dagli eretici, venne poi fatto precipitare da una torre e fu creduto morto; ma, soccorso da alcuni passanti e curato, continuò con coraggio a difendere la fede cattolica.
A Tolone, in Francia, san Cipriano, vescovo; discepolo di san Cesario di Arles, difese in molti sinodi la retta fede cattolica sulla grazia divina.
Nella Sassonia, due santi martiri di nome Evaldo, l’uno detto Nero, l’altro Bianco, i quali, sacerdoti di nazionalità inglese, sull’esempio di san Villibrado e dei suoi compagni, si recarono nella regione dei Sassoni a predicare il Vangelo. Catturati dai pagani, furono uccisi.
Nel monastero di Metten, in Baviera, il beato Utto, fondatore e primo abate di questo monastero.
A Namur, in Belgio, san Gerardo, fondatore e primo abate del monastero di Brogne; si adoperò ad introdurre la vita monastica nel Belgio e nelle Fiandre e riportò molti monasteri alla primitiva osservanza della regola.
A Coira, in Svizzera, il beato Adalgotto, vescovo; discepolo di san Bernardo nel monastero di Claivaux, fu di esempio nella vita monastica.
In Brasile, i beati Ambrogio Francesco Ferro, sacerdote e compagni, martiri, uccisi durante la persecuzione contro la fede cattolica.
A Madrid, in Spagna, il beato Crescenzio Garcìa Pobo, sacerdote del Terz’Ordine di san Francesco della Beata Vergine Addolorata e martire; sparse il suo sangue per Cristo durante la persecuzione contro la Chiesa.
4 Ottobre
La memoria di san Francesco, il quale, dopo una gioventù gaudente, ritornato sulla retta via ad Assisi, in Umbria, scelse la vita evangelica. Avendo scorto il volto di Cristo nei poveri e soprattutto nei derelitti, lui stesso fattosi povero a servizio degli ultimi, radunò in comunità intorno a sé i Frati Minori; predicò l’amore di Dio per tutti raggiungendo perfino la Terra Santa. Cercò la perfetta sequela di Cristo nell’insegnamento e nella vita pratica e volle morire sulla nuda terra.
A Bologna, in Emilia, san Petronio, vescovo; rinunciando al potere terreno si fece sacerdote e nell’esercizio del servizio episcopale rifulse per dottrina e per santità di vita.
A Tours, in Francia, san Quintino, martire.
A Parigi, ancora in Francia, santa Aurea, badessa, che sant’Eligio pose a capo del monastero da lui fondato dentro le mura della città sotto la regola di san Colombano, dove aveva radunato trecento vergini.
A New Orleans, negli Stati Uniti d’America, il beato Francesco Saverio Seelos, sacerdote redentorista, tedesco di nascita, impegnato nell’assistenza dei fanciulli, dei giovani e dei migranti.
Nel Villaggio di Xaraco, in Spagna, il beato Enrico Morant Pellicer, sacerdote e martire; in tempo di persecuzione, portò a termine la battaglia per la fede.
Vicino alla città di Gandia, sempre in Spagna, il beato Giuseppe Canet Ginet, sacerdote e martire; per la fedeltà a Cristo, meritò di essere associato al sacrificio del Salvatore.
Nella città di Bellrreguat, ancora in Spagna, il beato Alfredo Pellicer Munoz, religioso dell’Ordine dei Frati Minori e martire; nella stessa persecuzione testimoniò la fede in Cristo fino al raggiungimento della palma del martirio.
5 Ottobre
A Treviri, in Germania, il ricordo dei santi martiri, si crede, abbiano conseguito la palma del martirio al tempo della persecuzione dell’imperatore Diocleziano.
A Coryeus, in Cilicia, santa Caritina, martire.
Il ricordo di santa Mamlaca, vergine e martire: partita dalla Germania per raggiungere la Persia, fu fatta uccidere dal re Sapore II.
A Valence, in Francia, sant’Apollinare, vescovo; fratello di sant’Avito, vescovo di Vienne e uomo giusto e onesto, restituì l’autorità e il decoro antico alla sede vescovile di Valence per lungo tempo rimasta vacante.
Il ricordo dei santi Mauro e Placido, monaci, i quali fin dalla fanciullezza furono i discepoli prediletti di san Benedetto.
In Belgio, san Girolamo, vescovo; la sua chiesa fu arricchita dalla sua munificenza e dalla sua sollecitudine pastorale.
Vicino a Paderbon, in Germania, il ricordo di san Meinulfo, diacono; fondò e abbellì il monastero di Bodeken, dove costituì una comunità di sante vergini.
A Leon, in Spagna, il ricordo di san Froilano, vescovo; da eremita eletto vescovo, evangelizzò le popolazioni liberate dalla schiavitù dei Mori, fu grande riformatore e propagatore della vita monastica e anche munifico verso i bisognosi.
A Zamora, ancora in Spagna, il ricordo di sant’Attilano, vescovo; prima monaco, fu di grande aiuto a san Froilano nel ricondurre a Cristo le popolazioni liberate dalla schiavitù dei Mori.
A Firenze, in Toscana, il beato Pietro da Imola; cavaliere dell’Ordine di san Giovanni di Gerusalemme, dedicò la sua vita alla cura degli infermi.
A Beaulieu, in Francia, il ricordo di santa Flora, vergine dell’Ordine di san Giovanni di Gerusalemme; curò gli ammalati poveri negli ospedali e comunicò alla passione di Cristo con il cuore e con il corpo.
A Cora, nel Lazio, il beato Santo, sacerdote dell’Ordine degli Eremiti di sant’Agostino; con la predicazione riportò molti sulla retta via.
A Norimberga, in Germania, il beato Raimondo delle Vigne, sacerdote domenicano; fu la prudente guida di santa Caterina da Siena e scrisse un libro sulla vita della santa.
In Lombardia, il beato Matteo ( Giovanni Francesco ) Carceri, sacerdote domenicano; fu uno dei più grandi predicatori del suo tempo.
A Lontra, i beati martiri Guglielmo Hartley e Giovanni Helvett, sacerdoti e Roberto Sutton; per la fedeltà alla Chiesa Cattolica furono impiccati, ognuno in vari posti della città, sotto la regina Elisabetta I.
In località Mindelstetten, in Germania, la beata Anna Schaffer, vergine; a 19 anni, mentre espletava le funzioni di domestica, si ustionò con acqua bollente e non risanandosi le ferite, passò il resto della sua vita in povertà e in preghiera, offrendo le sue sofferenze per la salvezza delle anime.
A Pompei, in Italia, il beato Bartolo Longo, avvocato; appassionato del culto mariano e della formazione cristiana dei contadini e dei giovani, fondò il Santuario del Rosario a Pompei e la Comgregazione delle Suore del Santo Rosario, con l’aiuto generoso della sua pia consorte.
In località Tepatitlan, in Messico, san Tranquillino Ubiarco, sacerdote e martire; durante la persecuzione contro la Chiesa, continuò senza interruzione ad esercitare il ministero pastorale. Per questo, appeso ad un albero, portò a termine un glorioso martirio.
A Cracovia, in Polonia, santa Maria Faustina ( Elena ) Kowalska, vergine della Congregazione delle Suore della Beata Maria Vergine della Misericordia; si impegnò a far conoscere e a svelare i misteri della Divina Misericordia.
Nella città di Plonkowo, ancora in Polonia, il beato Mariano Skrzypczak, sacerdote e martire; durante l’occupazione della Polonia da parte di un regime avverso alla legge di Dio, per la sua fede incrollabile, fu fucilato davanti alla chiesa.
6 Ottobre
San Bruno, sacerdote; nato a Colonia, in Germania, dopo aver insegnato teologia in Francia, desiderando condurre vita solitaria, con pochi compagni fondò l’Ordine dei Certosini a Chartreuse, cercando di conciliare la vita eremitica con una certa forma di vita cenobitica. Chiamato a Roma dal beato papa Urbano II perché gli fosse di aiuto nel governo della Chiesa, tuttavia volle trascorrere gli ultimi anni della sua vita in una certosa, vicino al monastero La Torre, in Calabria.
A Laodicea, in Frigia, san Sagaris, vescovo e martire al tempo di Paolo Servilio, proconsole dell’Asia.
Ad Angen, in Francia, santa Fede, martire.
Ad Auxerre, sempre in Francia, san Romano, vescovo.
A Venezia, il ricordo di san Magno, vescovo; si racconta che a causa dell’invasione dei Longobardi, sia fuggito dalla città di Oderzo con la maggior parte della popolazione e abbia fondato una nuova città di nome Eraclea e a Venezia abbia fatto costruire otto chiese.
In Francia, sant’Ivo, diacono e monaco; discepolo di Cutberto, vescovo di Lindisfarne, attraversò il mare e si stabilì in questa regione, assiduo nelle veglie e nei digiuni.
A Guèret, in Francia, san Pardolfo, abate; famoso per santità di vita, si racconta che abbia scacciato dal suo monastero i Saraceni sconfitti dal re Carlo Martello.
A Lambach, in Austria, il beato Adalberone, vescovo di Wurzburg; dopo aver molto sofferto per la sede apostolica ed essere stato più volte scacciato dalla sua sede, passò gli ultimi anni della sua vita nel monastero di Lambach, da lui fondato.
Nella certosa di Arvieres, in Francia, sant’Artoldo, vescovo di Belley, monaco; quasi novantenne, fu eletto vescovo contro la sua volontà, ma dopo due anni ritornò alla vita monastica e visse fino a 106 anni.
A Napoli, in Campania, santa Maria Francesca delle Piaghe di Nostro Signore Gesù Cristo ( Anna Maria ) Gallo, vergine del Terz’Ordine Regolare di san Francesco, ammirevole per la pazienza tra le sofferenze e le avversità, per la penitenza e per l’amore di Dio e delle anime.
A Rochefort, in Francia, il beato Francesco Hunot, sacerdote e martire, il quale, infuriando la persecuzione contro la Chiesa, rinchiuso in una nave-prigione perché sacerdote, vi trovò la morte sfinito dalla febbre.
A Longueuill, in Canada, la beata Maria Rosa ( Eulalia ) Durocher, vergine, fondatrice della Congregazione delle Suore dei Santi Nomi di Gesù e Maria, per la formazione umana e cristiana della gioventù femminile.
Nella città di An-Hoa, in Vietnam, san Francesco Tran Van Trung, martire, il quale, soldato, essendogli stato ordinato di abiurare la fede cristiana, rifiutò decisamente; per questo venne decapitato per ordine dell’imperatore Tu Duc.
In Belgio, il beato Isidoro di san Giuseppe de Loor, religioso passionista; espletò santamente le le mansioni affidategli e gravemente ammalato, fu di esempio ai confratelli nel sopportare le atroci sofferenze.
7 Ottobre
La memoria della Beata Maria Vergine del Rosario, nel giorno in cui con la recita del rosario o corona mariana, si invoca l’aiuto della Santa madre di Dio mentre siamo intenti alla meditazione dei misteri di Cristo sotto la guida di Maria, la quale fu associata in modo tutto speciale all’incarnazione, alla passione e alla gloria della risurrezione del Figlio di Dio.
A Capua, in Campania, san Marcello, martire.
A Padova, nel Veneto, santa Giustina, vergine e martire.
In Siria, i santi martiri Sergio e Bacco.
A Soma, san Marco, papa; fondò il titolo “in Pallacinis” e la basilica nel cimitero di Balbina, sulla via Ardeatina, dove è sepolto.
A Bourges, in Francia, sant’Augusto, sacerdote e abate, il quale, avendo le mani e i piedi così rattrappiti da non potersi sostenere se non con le ginocchia e con i gomiti, guarito per intercessione di san Martino, costituì comunità di monaci e si dedicò ininterrottamente alla preghiera.
A Saintes, ancora in Francia, san Palladio, vescovo; costruì una basilica sulla tomba di sant’Eutropio e propagò nella sua città il culto dei santi.
Nel monastero di Valparaiso, in Spagna, il beato Martino, soprannominato “il Cid”, abate; fondò questo cenobio e lo aggregò all’Ordine cistercense.
A Rochefort, in Francia, il beato Giovanni Hunot, sacerdote e martire; durante la Rivoluzione Francese, gettato in una nave-prigione perché sacerdote, portò a termine il tempo della sua incarcerazione nella totale fedeltà a Dio.
In località Benaguacil, in Spagna, il beato Giuseppe Llosà Balaguer, religioso del Terz’Ordine di san Francesco dei Capitolari della Beata Vergine Addolorata e martire, il quale patì il martirio nella persecuzione contro la fede.
8 Ottobre
Ad Antiochia, in Siria, santa Pelagia, vergine e martire, che san Giovanni Crisostomo esalta con grandi lodi.
Il ricordo di santa Reparata; in molte località è venerata come vergine e martire.
A Como, san Felice, vescovo; ordinato da sant’Ambrogio di Milano, fu il primo a guidare la Chiesa in questa città.
A Rouen, in Francia, sant’Evodio, vescovo.
In Belgio, santa Ragenfreda; fu badessa di un monastero che lei stessa fece costruire con le sue ricchezze.
A Genova, sant’Ugo, religioso; dopo aver prestato servizio militare per lungo tempo in Terra Santa, rifulse per bontà e carità verso i bisognosi come maestro della Commenda dell’Ordine di san Giovanni di Gerusalemme.
A Londra, i beati Giovanni Adams, Roberto Dibdale e Giovanni Lowe, sacerdoti e martiri: al tempo della regina Elisabetta I, sebbene avessero amministrato separatamente i sacramenti ai fedeli cattolici, tuttavia, dopo atroci sofferenze, tutti insieme furono condannati a morte a Tyburn.
9 Ottobre
I santi Dionigi, vescovo e compagni, martiri; secondo la tradizione Dionigi fu mandato in Francia dal Papa e divenuto il primo vescovo di Parigi, morì martire nelle vicinanze di questa città insieme con il sacerdote Rustico e con il diacono Eleuterio.
San Giovanni Leonardi, sacerdote; a Lucca, in Toscana, imparò l’arte di farmacista che poi abbandonò per diventare sacerdote. Si dedicò alla predicazione, soprattutto insegnando ai fanciulli la dottrina cristiana. Fondò l’Ordine dei Chierici Regolari, poi denominato della Madre di Dio, per il quale ebbe a sopportare molte tribolazioni. A Roma istituì il Collegio per la propagazione della fede, “de Propaganda Fide”, dove santamente morì spezzato dal peso dei tanti impegni.
Il ricordo di sant’Abramo, patriarca e padre di tutti i credenti, il quale, chiamato da Dio, uscì dalla città di Ur dei Caldei, sua patria ed errò lui e la sua discendenza per la terra che Dio gli aveva promesso. Infine manifestò tutta la sua fede in Dio quando, sperando contro ogni speranza, non si rifiutò di offrire in sacrificio il suo unico figlio Isacco, donato dal Signore a lui già vecchio e in più da una consorte sterile.
A Laodicea, in Siria, la passione dei santi Diodoro, Diomede e Didimo.
Nel territorio di Parma, sulla via Claudia, san Donnino, martire.
Ad Antiochia, in Siria, il ricordo di santa Publia, la quale, rimasta vedova ed in seguito entrata in monastero, mentre l’imperatore Giuliano l’Apostata per caso passava da quelle parti, sentendo cantare delle sante vergini i versetti di un salmo di David che recitava “gli idoli delle genti sono argento e oro” e “sia come loro chi li fabbrica” e interpretando questi versetti come un affronto a lui diretto, comandò che fosse crudelmente percossa e quindi uccisa.
Alle pendici dei Pirenei, san Sabino, eremita; propagò la vita monastica in Francia.
A Terni, in Umbria, san Donnino, eremita.
A Mons, in Belgio, san Gisleno; visse da monaco in una cella da lui stesso costruita.
Vicino a Cassino, san Deusdedit, abate; messo in carcere dal tiranno Sicèrdo, rese lo spirito a Dio stremato dalla fame e dalla privazioni.
In Boemia, la sepoltura di san Guntero, eremita; abbandonate le ricchezze terrene, prima si ritirò nel segreto del monastero, poi nella completa solitudine tra le foreste della Baviera e della Boemia, dove visse e morì tanto unito a Dio quanto lontano dagli uomini.
In Francia, san Bernardo, abate dei Canonici regolari.
A Valenza, in Spagna, san Ludovico Betran, sacerdote domenicano; evangelizzò le popolazioni indigene dell’America Meridionale e le difese dagli oppressori.
In località Turon, in Spagna, i santi martiri Innocenzo dell’Immacolata ( Emanuele ) Canora Arnau, sacerdote passionista e otto compagni, religiosi dei fratelli delle Scuole Cristiane; furono uccisi senza processo in odio alla fede.
10 Ottobre
Il ricordo di san Pinito, vescovo di Crosso, nell’isola di Creta; visse al tempo degli imperatori Marco Antonino Vero e Lucio Aurelio Comodo e con i suoi scritti fu di molto aiuto alla crescita spirituale del gregge a lui affidato.
A Nicomedia, in Bitinia, i santi Eulampio e sua sorella Eulampia, martiri durante la persecuzione dell’imperatore Diocleziano.
A Colonia, in Germania, i santi Gereone e compagni, martiri; con grande coraggio esposero i loro colli alla spada per la vera fede.
Ancora vicino a Colonia, in Germania, i santi Vittore e Malloso, martiri.
A Bonn, ancora in Germania, i santi martiri Cassio e Fiorenzo.
A Nantes, in Francia, san Chiaro; fu il primo vescovo di questa città.
A Piombino, in Toscana, san Cerbonio, vescovo; come racconta san Gregorio Magno, durante l’invasione dei Longobardi si rifugiò nell’isola d’Elba, dimostrandosi uomo di grandi virtù.
A Rochester, in Inghilterra, san Paolino, vescovo di York, il quale, monaco e discepolo di san Gregorio Magno, mandato con altri ad evangelizzare le popolazioni inglesi, convertì alla fede di Cristo Edwin, re della Northumbia e battezzò moltissima gente.
In Belgio, santa Telchilde, badessa; nobile di nascita, illustre per meriti, di costumi irreprensibili, insegnò alle vergini consacrate di andare incontro a Cristo con le lampade accese.
Vicino a Troyes, in Francia, santa Tanca, vergine e martire; secondo la leggenda, fu uccisa per la difesa della sua verginità.
In Marocco, la passione di 7 santi martiri dell’Ordine dei Minori e cioè Daniele, Samuele, Angelo, Leone, Nicola e Ugolino, sacerdoti e Domno; mandati ad evangelizzare i Mori da frate Elia, sottoposti a insulti, carcere e torture, furono in ultimo decapitati, ricevendo la palma del martirio.
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