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cap 10 sisytemi urbani
cap 11 geografia politica, cap 7 strutture economiche, Cap9 modelli di sviluppo
Località centrali, teoria di W. Christaller.

Un modo efficace per cogliere il significato dell’area di influenza, è considerare gli insediamenti urbani in termini di località centrali, centri che producono beni e servizi per le popolazioni non urbane.

Il geografo tedesco Christaller nel 1933 tentò di spiegare i tratti di regolarità che queste località centrali presentano in termini di dimensioni, ubicazione, interdipendenza, le quali non sussistono presso centri organizzati secondo allineamento e aggregazione.

Ipotizzò le seguenti condizioni:



  • Le cittadine che forniscono le campagne circostanti beni fondamentali si sviluppano in una pianura uniforme priva di barriere topografiche dove la velocità di spostamento è uguale in tutte le direzioni.

  • La popolazione agricola è distribuita un modo uniforme in tale pianura.

  • La domanda è omogenea in termini di gusti e redditi.

  • Ogni bene o servizio ha una propria soglia a seconda della qualità del servizio offerto.

  • I consumatori acquistano beni e servizi presso la struttura più vicina.

Ne derivano le seguenti conseguenze:

  • Il territorio, la pianura agricola, viene divisa in aree di mercato non concorrenziali dove ogni cittadino ha il monopolio delle vendite.

  • Tali aree di mercato assumono la forma di una serie di esagoni che coprono l’intera pianura senza aree vuote o sovrapposizione.

  • Al centro di ogni area di mercato è presente la località centrale.

  • Le località centrali più grandi, con aree di mercato più ampie, assicurano l’offerta di tutti i beni e servizi di cui i consumatori necessitano.

  • Le dimensioni di un’area di mercato di una località centrale sono proporzionali al numero di beni e servizi da essa offerti.

  • All’interno delle aree di mercato più grandi o ai margini di esse vi sono località centrali che servono una popolazione minore e offrono una gamma di beni e servizi ridotta.

  • Un numero di aree di mercato di un certo ordine è contenuto nell’area di mercato di un ordine immediatamente superiore.

Le aree centrali A1 e B1 hanno le dimensioni maggiori e offrono un’offerta di beni maggiore, la località centrale C più piccola ed intermedia serve aree di mercato limitate.

L’esagono è scelto da Christaller per evidenziare la non concorrenzialità di differenti aree di mercato, una località centrale sul piano amministrativo deve servire 6 località di rango inferiore. Nel momento in cui si usano circonferenze al posto di esagoni esse tendono ad intersecarsi, a creare concorrenzialità o a lasciare aree non servite.

A è di rango superiore a B a sua volta di rango superiore a C

Christaller arrivò a ulteriori conclusioni:


  • Città di pari dimensione e livello funzionale si trovano a una distanza uniforme l’una dall’altra nel sistema di località centrali. Centri più grandi sono più distanti fra loro rispetto a centri più piccoli. Il rapporto riscontrato è di 3 a 1: per ogni 3 località centrali di rango inferiore ve n’è 1 di rango superiore.

  • Il sistema si basa su l’interdipendenza, se una località centrale di qualsiasi rango venisse eliminata il sistema andrebbe riorganizzato da punto di vista spaziale. I consumatori inoltre necessitano di un’alta gamma di beni e prodotti consumabili, tendenzialmente il consumatore è disposto a percorrere distanze maggiori per beni di maggior valore.

  • Città con ampia offerta diventano centri al dettaglio regionale, città con minore offerta servono aree di mercato inferiori.

Il modello si è dimostrato uno dei più validi degli studi inerenti i sistemi di localizzazione in particolare per le aree agricole non industrializzate o iperglobalizzate. Nei sistemi economici industriali il modello concerne qualche forzatura. Il modello non tiene conto della modernizzazione dei trasporti in un mondo globalizzato, ma presuppone spostamenti a piedi. I consumatori si muovono molto più facilmente verso grandi centri, i quali offrono prodotti e servizi a prezzi più bassi. La modernizzazione dei sistemi di trasporto ha condotto in molti casi alla scomparsa dei centri a fisionomia agricola sempre più trascurati dai consumatori attratti da località più grandi.


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