Geopolitica
Una branca della geografia politica che studia il peso strategico delle singole nazioni nel contesto politico, economico, e militare globale.
La geopolitica moderna nasce con Halford Mackinder, che analizzò i sistemi di espansione dell’impero britannico. Mackinder stipulò la teoria dell’ heartland, secondo la quale le maggiori potenze mondiali si sarebbero localizzate in un ipotetico territorio che concentra la maggior parte delle risorse del pianeta: l’Eurasia, definita come morld-island. L’Eurasia costituisce il centro del mondo, è ricca di risorse e non è assoggettabile da alcuna talassocrazia, Mackinder porta l’esempio di Napoleone contro la Russia.
Questo e altri modelli mirati a formulare valutazioni circa la potenza e la politica estera delle nazioni sono in contrasto con la ‘’teoria dello Stato organico’’ (spazio vitale) basata sull’idea del geografo tedesco Ratzel che lo Stato agisce come se fosse un organismo che obbedisce alle leggi naturali ed è costretto a crescere ed espandersi in nuovi territori al fine di assicurarsi le risorse necessarie per sopravvivere. In assenza di una crescita lo Stato perderebbe forza vitale e verrebbe meno. Idee che sviluppatesi negli anni ’20 furono riprese dal partito nazista come presunta base intellettuale per le teorie basate sulla superiorità razziale.
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