La Storia dell’architettura 1905-2008 Di Luigi Prestinenza Puglisi


Tra Los Angeles , Graz e Barcellona



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2.3 Tra Los Angeles , Graz e Barcellona


E’ almeno dal 1972, quando ad opera di Ray Kappe viene fondata la scuola di architettura SCI-Arc, che a Los Angeles si delinea un comune sentire. A Los Angeles fanno tappa Coop Himmelb(l)au e Archigram. E negli anni novanta, oltre a Frank O. Gehry, opera una generazione di giovani sperimentatori: Tom Mayne, Michael Rotondi, Eric Owen Moss, Frank Israel (1945-1996) Michele Saee (1956). Morphosis e' uno studio angelenoi cui partner sono Tom Mayne e Michael Rotondi. Si e' fatto notare per alcune piccole realizzazioni, soprattutto interni, completate durante gli anni ottanta. Sono tutte caratterizzate da forme decise e taglienti, dall’ uso di materiali industriali (lastre di ferro corten, griglie metalliche, putrelle imbullonate e lasciate a vista), da incastri tra geometrie diverse che portano alla costituzione di spazi esplosi oppure sincopati e frammentati. Coerente con una ricerca che in questi anni stanno perseguendo anche altri protagonisti quali Zaha Hadid e Coop Himmelb(l)au, Morphosis preferisce al bello l’intenso, all’armonia l’energia, perseguendo così un’estetica del sublime che lo porta a mettere in scena forze e tensioni. E’ quanto e' stato definito Dead Tech28, cioè una poetica dell’High Tech dopo il disastro atonico. Con la precisazione però che mentre il termine suggerisce uno stato di devastazione qui l’obiettivo e' , all’opposto, di alludere alla tensione e carica vitale della materia durante la deflagrazione.

Realizzata tra il 1994 e il 1997 la Sun Tower a Seul, Corea e' la prima opera importante dello studio. Nasce dalla scontro all’interno di uno stessa sagoma, di due torri di dieci piani di altezza destinate a due committenti diversi che condividono una hall comune. La complessa e a tratti caotica volumetria dell’insieme e' esaltata dall’uso di una lamiera traforata che , come una pelle, riveste l’edificio determinando effetti di trasparenza che la alleggeriscono. Di sera, grazie alla luce artificiale proveniente dall’interno, la torre diventa un gigantesco billboard, un landmark urbano.

Tra il 1992 e il 1996 Morphosis e' impegnato con la Blades Residence a Santa Barbara, California una residenza unifamiliare abilmente frammentata in nuclei. E’ un esempio di landform architecture un approccio sul quale Mayne sta riflettendo da tempo. Consiste in opere che diventano esse stesse landscape e pertanto aboliscono la contrapposizione tra figura e sfondo, tra edificio e contesto, tra artificio e natura.

Eric Owen Moss, che con Morphosis e' il più importante punto di riferimento della nuova architettura angelena, deve molto della sua fama ai numerosi interventi che esegue a Culver City, una area industriale abbandonata di Los Angeles. Ad affidarglieli sono Frederick e Laurie Samitaur Smith , due committenti illuminati, che intuiscono quali possano essere le potenzialità rigenerative di un’architettura fuori dai canoni nell’attrarre imprese e attività innovative, nel generare l’interesse del pubblico, nel determinare un modo diverso e più attraente di vivere lo spazio. Tra le realizzazioni spiccano the Box (1990-1994) un volume metallico sghembo caratterizzato da una vetrata che ne erode l’angolo, contenete una sala conferenze, realizzato sulla copertura di un edificio industriale recuperato; The Beehive/annex(1996-2001) un centro conferenze la cui forma a spirale e' interrotta da una scalinata che funge da tetto; il Samitaur Complex 1 (1989-1996) , il Samitaur Complex 2 (1997 - ), il Pittard Sullivan (1994-1997), il Wedgewood Holly Complex (1993-2001) conosciuto anche con il nome Stealth per la sua somiglianza con gli aerei la cui sagoma e' disegnata in modo tale da sfuggire all’intercettazione radar. Sono tutti edifici segnati da una ricerca spaziale a tratti esasperata che mette in discussione forme, materiali e relazioni tradizionali per giungere a quella che Moss definisce l’architettura gnostica: “ Gnostic architecture is not about a faith in a movement, a methodology, a process, a technique, or a technology. It is a strategy for keeping architecture in a perpetual state of motion”29. Progettista straordinariamente dotato, Moss ricorda per certi aspetti la figura di Antoni Gaudì: con lui, anche se con un approccio più laico, condivide una visione metafisica dell’architettura intesa come una disciplina in grado di concretizzare spazialmente ciò che andando oltre il banale e' realmente importante.

Orientati verso una visione espressiva e a tratti mistica dell’architettura sono gli architetti di Graz in Austria la cui figura dominante è Günter Domenig. A segnalarli nell’ottobre del 1995 e' l’Architectural Review con un numero monografico dal titolo New Graz Architecture. Sono: Korand Frey, BernHard Hafner, Heidulf Gerngross, Helmut Richter, Manfred Kovatnasch, Szyszkowitz-Kowalski, Klaus Kada e Volker Giencke. Per il critico e storico Peter Blundell Jones, che scrive il testo di introduzione al numero, emergono dalle loro opere otto temi di grande rilevanza per la ricerca contemporanea. Sono la capacità di intessere historical relation by contrast; l’attenzione agli aspetti funzionali; l’ interesse per le megastructures; l’uso di curves, skews, asimmetrie and irregularities; la composizione per bridges and voids; l’interesse per la new technology, per le exposed structures and details; la rediscovery of the roof al posto della semplice copertura piana; l’attenzione per la participation e il coinvolgimento degli utenti.

Altro polo del nuovo espressionismo architettonico è Barcellona, dove opera Eric Miralles prima con Carme Pinós e, a partire dal 1990, con Benedetta Tagliabue. Nel 1991 la rivista El Croquis pubblica un numero monografico sull’opera della coppia Miralles Pinós che dà ampio risalto a quello che da molti e' considerato il capolavoro della coppia: il cimitero di Igualada, Spagna , che sta per essere completato. L’opera ha una formidabile potenza espressiva: inserita all’interno dell’orografia dell’aspro paesaggio spagnolo ne diventa parte e, insieme, emerge come un microcosmo privilegiato, dal forte impatto simbolico. Verde, cemento armato e pietre contenute in gabbie metalliche connotano il luogo facendolo apparire naturale e artificiale allo stesso tempo, secondo principi non dissimili da quelli della landform architecture sperimentata da Morphosis e da Domenig. Tra il 1993 e il 1994 Miralles completa il Centro de Gimnasia Rítmica y Deportiva di Alicante, Spagna (1990-1993) e il palazzo dello sport di Huesca, Spagna (1988-1994), opere dove può mettere in mostra la sua abilità, tipicamente catalana, a giocare con gli spazi, la luce e i materiali, anche quelli appartenenti all’immaginario tecnologico. Nel 1997 arriva il successo internazionale: la rivista francese l’architecture d’ajourd’hui gli dedica un numero monografico e nello stesso anno vince il concorso per il nuovo parlamento scozzese di Edimburgo.




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