Vengono definite



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cap 10 sisytemi urbani
cap 11 geografia politica, cap 7 strutture economiche, Cap9 modelli di sviluppo

10. Sistemi urbani

La percentuale di popolazione urbana, è passata dal 3% nel 1800 al 50% nel 2008, nel 2020 è stato stimato dalle nazioni unite raggiunga quota 60%.

Vengono definite megacittà le aggregazioni urbane che superano i 10 milioni di abitanti. Tale definizione coniata negli anni 70 del fenomeno indusse a formulare previsioni pessimistiche secondo le quali questo tipo di aggregazioni sarebbe stato destinato a dominare la struttura urbana su scala planetaria e a distorcere le economie di tutti i paesi. L’ONU stimò che nel 2015 in base a previsioni basate sui tassi di crescita, vi sarebbero state città dalle dimensioni del tutto impossibili da gestire con 25 milioni di abitanti, con timori per la povertà e il degrado ambientale.

È chiaro che le stime siano fallaci, in realtà sia le scelte degli emigranti sia le decisioni delle aziende e dei governi determinano tassi di crescita inferiori a quelli stimati: l’estensione di molte megacittà dopo iniziale rapidità, ha iniziato a stabilizzarsi e rallentare addirittura a diminuire. Esse si espandono lungo le strutture di trasporto da cui sono collegate e se si uniscono ad altri sistemi urbani danno vita a conurbazioni o regioni metropolitane.

Nelle aree dove è emerso questo modello, il paesaggio urbano non può essere descritto come un’area dai confini ben definiti e distinguibili dai territori agricoli interposti alle altre unità urbane.

Il termine megalopoli designa la principale conurbazione presente in Nord America, una fascia urbana quasi continua che si estende da Boston a Washington. Altre conurbazioni si trovano in Canada, sulla fascia costiera della California e in Giappone.

Il corridoio urbano statunitense Boswash comprende oltre alle città più grandi (New York , Boston, Philadelphia, Baltimor con 44 milioni di abitati), il cuore economico, politico e amministrativo degli Stati Uniti. In alcuni casi le conurbazioni rispondono alla classica definizione di aree urbane a edificazione continua, mentre in altri esse sono più entità statistiche che paesaggistiche, contrassegnate da contee che si qualificano come urbane o metropolitane, anche se gli usi del territorio possono essere palesemente rurali.

Le città sono uno dei più antichi segni della civiltà, esse rappresentano altresì una delle esperienze più nuove per una percentuale della popolazione mondiale. Che siano antiche o moderne le città, palesano temi e tratti regionali ricorrenti in linea con il tempo e il luogo in cui si situano:



  • Ogni città svolge determinate funzioni, ha una base economica da cui ricava il reddito necessario per sostentarsi.

  • Non esiste nessuna città nel ‘’vuoto’’ bensì appartiene a una società e a un sistema economico più ampi, con i quali intesse reciproci legami.

  • Ogni città presenta una disposizione interna per quanto concerne l’uso del suolo, gruppi sociali e funzioni economiche.

  • Tutte le città hanno conosciuto problemi riguardanti l’uso del territorio, i conflitti sociali, i timori per l’ambiente.

Qualunque sia la loro ubicazione o dimensione gli insediamenti abitativi esistono al fine di svolgere in modo efficiente le funzioni richieste dalla società.

Nelle aree urbane si trovano alcune delle seguenti funzioni: commercio al dettaglio e all’ingrosso, produzione, servizi professionali, intrattenimento, amministrazione aziendale e politica, attività militari di difesa, traporti e comunicazioni. Non è possibile che tutte le funzioni e gli abitanti risiedano in un unico luogo, per questo le città devono occupare un certo spazio. La totalità degli individui e delle funzioni presenti in una città costituisce il suo distintivo paesaggio culturale, le cui somiglianze e differenze con gli altri è oggetto di analisi della geografia umana.

10.2 Alcune definizioni.

L’aggettivo urbano descrive realtà quali unna cittadina, una città, un sobborgo, una metropoli, ma si tratta di un termine generale, non impiegato per designare un insediamento di tipo o dimensione specifici.

I termini città e cittadina indicano insediamenti sviluppatisi attorno a un nucleo centrale, indicato con l’espressione anglosassone CBD central business district, di carattere multifunzionale, nel quale l’uso del territorio è distribuito tra residenziale e non residenziale.

Le cittadine sono più piccole e hanno un grado di complessità funzionale inferiore rispetto alla città, tuttavia in esse le attività economiche rimangono concentrate attorno a un nucleo.

Il termine sobborgo indica un’area secondaria, segmento insediativo specializzato sul piano funzionale e appartenente a un complesso urbano più ampio. Può essere prevalentemente o esclusivamente residenziale, industriale o commerciale, ma non è autosufficiente. Esso dipende dalle aree urbane circostanti. La parte urbana contenuta all’interno dei confini ufficiali del nucleo principale attorno al quale si sviluppano i sobborghi è detta città centrale.

Alcuni o tutti questi tipi di urbani possono unirsi formando unità paesaggistiche più grandi: area urbanizzata, un paesaggio caratterizzato da edificazione continua, con densità di popolazione ed edifici senza riferimento a confini amministrativi. Può avere al proprio interno una città centrale o un gran numero di città, cittadine, sobborghi.

Un’area metropolitana indica invece un’entità funzionale su larga scala, che può contenere molte aree urbanizzate a edificazione continua, ma operanti come un insieme economico integrato.

Il Boreau of census statunitense ha più volte ridefinito il concetto di ‘metropolitano’ per tenere conto dei mutamenti: le attuali metropolitan statistical areas sono formate da una o più contee centrali con almeno una area urbanizzata con una popolazione minima di 50 mila abitanti. Una micropolitan statistical area ha dimensioni ridotte ma caratteristiche simili, un agglomerato urbano con una popolaizone tra i 10 e i 50 abitanti.

Quanto all’Italia: sono considerate aree metropolitane le zone comprendenti i comuni di Torino, Milano, Napoli, Venezia, Genova ecc e gli altri comuni i cui insediamenti abbiano con essi un rapporto di stretta integrazione territoriale, e in ordine alle attività economiche, ai servizi essenziali, nonché alle relazioni culturali.

10.3 Ubicazione delle città.

Le città sono collegate dal punto di vista funzionale ad altre città ed aree rurali. La città dunque possiede la caratteristica della centralità.

Al fine di svolgere adeguatamente le attività che garantiscono il suo sostegno le città deve avere un’ubicazione che risponda a criteri di efficienza. Nel discutere di ubicazione i geografi fanno riferimento alla rilevanza del sito e della situazione\posizione.



Sito: si riferisce alle caratteristiche fisiche del terreno su cui la città è insediata, nonché alla sua ubicazione assoluta sul reticolo geografico. Sono state proposte delle classificazioni tra le città in base alle caratteristiche dei relativi siti: le ubicazioni che in punti di rottura di carico, come punti di attraversamento fluviali in cui le merci devono interrompere il viaggio; le ubicazioni corrispondenti a un capolinea ferroviario; altre città figlie della rivoluzione industriale sono ubicate presso miniere di carbone o bacini idrici; fattori come la sicurezza e la difesa naturale avevano un ruolo importante in Europa nel periodo preindustriale per la posizione dei primi insediamenti come Venezia, Roma, Atene.


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